Pasta e Glifosato: Cos'è e come viene usato.

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• Ravioli allo zafferano con zuppetta di muscioli
• Ravioli di Zucca con pioppini e tartufo
• Passatelli con tartufo su crema di zucca
• Tagliatelle con Gamberi e Crema di Porri
• Conerelle con Spinaci e Salmone
• Tagliatelle allo zafferano con Gamberi al rosmarino
• Chitarrine con mela verde
• Ravioli ricotta e spinaci con crema all'arancia
• Ravioli amalfitani con Gamberi rossi e Pistacchi

Fa molto discutere in questi giorni il servizio andato in onda sul telegiornale satirico "Striscia la Notizia" in cui Max Laudadio intervista il direttore della rivista "Il Salvagente", specializzata nelle analisi dei prodotti alimentari e non solo.

La rivista, lo scorso autunno, aveva analizzato 23 campioni delle principali paste secche presenti in commercio ed aveva riscontrato la presenza di glifosato, oltre a micotossine ed altri pesticidi dannosi per la salute.

Ma vediamo meglio cos'è questo glifosato e come viene impiegato dai coltivatori di grano.

Il Glifosato è un erbicida non selettivo, cioè che uccide indistintamente tutte le piante infestanti; prodotto dalla Monsanto, è oggi il diserbante più usato al mondo perchè economico e facile da usare ma è fortemente sospetto di essere cancerogeno.

Nei campi da coltivare solitamente viene spruzzato prima della semina per eliminare le erbacce ma in alcuni paesi come il Canada o gli Stati Uniti, in cui il clima è più freddo, si adotta una tecnica di produzione chiamata "preharvest" in cui il glifosato viene utilizzato più come disseccante che come erbicida.

In questi paesi infatti non si semina il grano in autunno per essere raccolto a giugno come in Italia, ma in primavera per essere raccolto a settembre prima dell'arrivo delle piogge e del freddo. Il grano quindi, che è pronto solo quando l'umidità è inferiore al 13%, viene fatto essiccare con il glifosato quando è arrivato a maturazione, in modo da raccoglierlo in anticipo rispetto all'arrivo dell'autunno ed evitare quindi di rovinare il raccolto e produrre di meno.

In questo modo però il diserbante non viene assorbito soltanto dalla pianta ma anche dal seme completamente formato e finisce quindi per contaminare anche le farine e le semole destinate alla produzione di pane e pasta.

Se vuoi conoscere la classifica delle 23 paste contaminate stilata dalla rivista "Il Salvagente" clicca qui

Per vedere il servizio andato in onda su Striscia la Notizia clicca qui